biografia sperimentale e memoria progettuale: architettura, fotografia, grafica, design, letteratura
venerdì 18 luglio 2014
Diario/ Qualcuno a cui rispondere
Per me il tempo è qualcosa che ha a che fare con la fotografia.
Per me il tempo è una sequenza infinita di frammenti narranti:
fermi, muti, all'apparenza, ma instabili ed urlanti, se ascolti bene.
Il tempo è una materia vibrante in procinto del collasso,
l'attesa della paura che verrà nei giorni a venire.
1/125: il mondo è fermo.
1/2: i minerali vegetano e li distinguo nitidamente,
mentre le persone, nel loro scorrere, non sono più persone
e sfumano verso il vuoto dello sfondo,
decomponendosi in piani viscosi.
La foto di un fusto d'albero tagliato e divenuto tronco,
i suoi anelli concentrici poco distanti dal suolo,
ben rappresentano la vertigine del tempo?
No.
Per L, per G, per M
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