martedì 26 luglio 2011

Archivio delle idee/ 05/ habitat

'Ogni specie zoologica o vegetale trova nella Terra uno spazio con delle condizioni determinate dove può senz'altro abitare. I biologi lo chiamano il suo habitat. il fatto che l'uomo abiti dove vuole, la sua planetaria ubiquità, significa ovviamente che manca propriamente di habitat, di uno spazio dove senz'altro possa abitare. E in effetti, la Terra è per l'uomo originariamente inabitabile-unbewohnbar. Per poter sussistere egli interpone tra ogni luogo terrestre (anche tra 'l'ambiente') e la sua persona creazioni tecniche, costruzioni che deformano, riformano e conformano la Terra, in modo che risulti più o meno abitabile'.


J. Ortega y Gasset
Intorno al colloquio di Darmastadt, 1951



Concept/ Sottrazioni e compensazioni

Le linee geometriche dello scavo umano si sovrappongono alla porosità naturale della roccia vulcanica e all'erosione spontanea, quanto caotica, adoperata dalla marea. Posso immaginare l'attimo di sovrapposizione materica in cui il vuoto, aperto dallo scalpello, ha prima sostituito il pieno della pietra per essere a sua volta ammantato dall'acqua e dal suo moto.