Le linee geometriche dello scavo umano si sovrappongono alla porosità naturale della roccia vulcanica e all'erosione spontanea, quanto caotica, adoperata dalla marea. Posso immaginare l'attimo di sovrapposizione materica in cui il vuoto, aperto dallo scalpello, ha prima sostituito il pieno della pietra per essere a sua volta ammantato dall'acqua e dal suo moto.
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